lunedì 8 dicembre 2014

Meditazione e Cammino di Potere preda e predatore

Meditazione e Cammino di Potere preda e predatore

Meditazione e Cammino di Potere preda e predatore


Meditazione e Cammino di Potere preda e predatore con due Animali di Potere e Animali Totem a sorpresa.


Una Meditazione e Cammino di Potere è un itinerario di crescita personale che si dispiega grazie all'incontro con uno o più Animali di Potere e Animali Totem nella meditazione «Giardino Segreto».


La vita è un articolato gioco di prede e predatori.
Le prede insegnano la prosperità, quando e dove piantare il seme perché la pianta cresca rigogliosa, i predatori insegnano la sfida del giusto momento per cogliere il frutto.
Se nessuno pianta nulla cresce, se nessuno gode del frutto questo va sprecato.
Le prede devono moltiplicarsi, in questa forza all'espansione risiede la loro sopravvivenza, i predatori invece sono relativamente meno numerosi e la loro conservazione sta tutta nella competizione vittoriosa con le abilità delle prede.
Le prede si nutrono grazie alla terra e i predatori grazie alle prede in un continuo scambio di vita, tutto è correlato, si manifesta semplicemente in maniera differente.
Anche nella nostra vita si alternano fasi in cui piantare e fasi in cui raccogliere e persino periodi in cui fare entrambe le cose ma in ambiti diversi.
Per questo motivo meglio circoscrivere il più possibile il settore in cui si desidera un aiuto dagli Animali di Potere e Animali Totem.
Pensiamo a una domanda a cui vorremo proprio ricevere una risposta, ripetendola dentro di noi, più l'enunciato del quesito è chiaro e circoscritto e meglio sarà fissato l'intento.
L'esercizio è in due parti, da svolgersi anche separatamente in tempi diversi.
Ripetendo a mente la nostra domanda iniziamo la meditazione «Giardino Segreto», una volta rilassati e ricettivi nel nostro luogo speciale chiediamo gentilmente che si presenti l'Animale di Potere che meglio ci può aiutare a trovare la risposta al nostro quesito.
Quando si fa avanti salutiamolo e facciamo conoscenza con tutti e sei i sensi, osserviamolo, studiamolo, sentiamo come cerca di aiutarci a dipanare la questione che ci angustia.
È un predatore o una preda?
Dove vive?
Come si comporta?
Quali sono i suoi punti di forza e le sue debolezze?
Come può la sua forza insegnarci cosa fare?
Come può la sua debolezza farci da monito?
Questa è la prima parte dell'esercizio, quando ci siamo fatti un'idea chiara o anche solo di massima ringraziamo l'Animale di Potere e congediamolo.
Ora è il momento di invitare l'altra metà della... risposta.
Se si è presentato un predatore, chiediamo gentilmente che si faccia avanti la sua preda prediletta o viceversa.
Se non sappiamo qual'è la preda o il predatore corrispondente possiamo concludere la meditazione «Giardino Segreto» e informarci per poi completare in un secondo tempo l'esercizio, sempre nella meditazione «Giardino Segreto».
Quando finalmente ci troviamo di fronte all'altra metà della soluzione al nostro interrogativo, facciamo conoscenza anche con questo Animale di Potere complementare all'altro.
Senza predatori le prede si moltiplicherebbero troppo sino a finire le risorse, senza prede i predatori morirebbero di fame.
Preda e predatore sono le due facce della stessa medaglia che si chiama vita.
Tutti siamo prede e predatori, anche se ci piace pensare altrimenti.
Capire questo gioco di ruoli può aiutarci a vivere meglio e risolvere con maggiore efficacia i nostri problemi.
Quando vogliamo concludere la seconda parte dell'esercizio, ringraziamo e salutiamo il secondo Animale di Potere, possiamo restare a piacere a riflettere ancora un po' nella meditazione «Giardino Segreto» o porre fine alla meditazione.
Possiamo tornare quando vogliamo nella meditazione «Giardino Segreto» per chiarirci le idee, magari invitando entrambi gli Animali di Potere per assisterci.
La preda conosce il suo predatore, per sfuggirgli, il predatore conosce la sua preda per acchiapparla.
Ci sono punti in comune tra prede e predatori, almeno tante quante sono le differenze.
La nostra risposta viene da entrambi, viene dalla danza per la vita tra tutti e due.
Quest'esercizio serve proprio per imparare a non stare fermi ma muoversi con la vita.

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