Tigre del Bengala, Panthera tigris tigris
La tigre del Bengala è la più diffusa sottospecie di tigre, è un cacciatore adattabile, a suo agio nelle fredde foreste dell'Himalaya così come negli acquitrini caldi.
È un'ottima nuotatrice e la si trova spesso vicino alle lente correnti dei fiumi o alle pozze d'acqua ombreggiate.
Dovunque viva, la tigre occupa sempre un territorio vasto e denso di vegetazione. Le zone più ampie sono controllate dai maschi e possono arrivare anche a 70 kmq. La vastità del territorio permette alla tigre di trovare grandi quantità di cibo e le offre numerosi nascondigli per avvicinarsi alla preda di soppiatto, punto cardine, questo, della sua tattica di caccia.
La tigre spesso perlustra il suo territorio e ne marca i confini graffiando la corteccia degli alberi con le unghie e spruzzandoli con l'urina.
Questi scambi di informazioni sono essenziali per la sopravvivenza delle tigri perché le aiutano a evitare la competizione per il cibo e le lotte per il territorio.
Si nutre di mammiferi di taglia medio-grande.
La tigre fa dei veri e propri appostamenti, tende agguati alle sue prede, avvicinandosi il più possibile senza farsi sentire e poi le assale.
La tigre del Bengala è considerata il predatore per eccellenza in quanto può catturare senza problemi una preda due volte il proprio peso.
Ama cacciare soprattutto la notte, anche se non esistono delle regole precise in merito.
Le prede di piccole dimensioni le uccide mordendo la parte posteriore del collo spezzandogli il midollo spinale mentre quelle di dimensioni più grandi le afferra per la gola schiacciando la trachea, uccidendole per soffocamento.
Dopo aver ucciso le sue prede le trascina da una parte per mangiarle con calma.
E' un animale possente, caratterizzato da un collo corto e grosso, spalle larghe e zampe massicce, i maschi misurano sino a tre metri di lunghezza per un peso superiore ai 200 kg.
Il suo mantello è quello tipico delle tigri, di colore arancione intenso con strisce di colore nero per confondersi nella macchia.
Ha una capacità visiva superiore sei volte rispetto a quella dell'uomo, compresa la visione notturna e un udito molto fine.
Le tigri comunicano tra di loro in diverse maniere: con l'odorato, i segnali visivi ed i suoni.
La tigre del Bengala è un predatore alfa.
La parola tigre deriva dal latino tigris, dal greco antico τίγρις tígris, a sua volta d'origine iranica (zendo tiγris, "saetta" avestico tigrā "dardo", riferito alla grande velocità di quest'animale).
Tigre, Animale di Potere e Totem
“La paura uccide la mente. La paura è la piccola morte che porta con sé l'annullamento totale. Guarderò in faccia la mia paura. Permetterò che mi calpesti e mi attraversi. E quando sarà passata, aprirò il mio occhio interiore e ne scruterò il percorso. Là dove andrà la paura non ci sarà più nulla. Soltanto io ci sarò.”
Paul Atreides, Dune di Frank Herbert
Io sono la Tigre, Animale di Potere e Totem.
Ti sento respirare.
Sono una carezza di seta e artigli.
Sento il tuo odore.
Sono passione che rosseggia, mai davvero sopita.
Ti giro intorno, lentamente, ti vedo.
Io non mi vergogno.
Non mi vergogno quando attacco e non mi vergogno quando scappo.
Sono fiera perché intera.
Se faccio un passo avanti tu devi fare un passo indietro.
Se faccio un passo indietro tu puoi fare un passo avanti.
Il mio posto, il mio tempo, la mia vita.
Non si vive senza ferite e non si vive senza carezze.
Io sono la Tigre, Animale di Potere e Totem e ti porto la ferina bellezza della vita.
Frase di Potere della Tigre, Animale di Potere e Totem: tutto, voglio vivere tutto.
In memoria del Maestro Fujimoto.
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